SECRET SOCIETY TOUR 2007

 

 

EUROPE A MILANO E ROMA - 2 -

 

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di Sonia Roccazzella – 26 Gen. 2007

 

 

Le canzoni suonate sono state LOVE IS NOT THE ENEMY; ALWAYS THE PRETENDERS; SUPERSTITIOUS; SEVEN DOORS HOTEL; una canzone che Joey ha voluto presentare sottolineando orgoglioso “La vostra preferita”: LET THE CHILDREN PLAY; una brevissima esecuzione acustica di DREAMER con Joey che sbaglia le parole e ringrazia di cuore noi per averlo corretto e per avergli ricordato quelle esatte (impagabile Joey) seguita dall’ormai celeberrima CARRIE in versione acustica con in più la novità dell’intervento di Michaeli alle tastiere; il ritorno live della dolcissima TIME HAS COME; un boato d’entusiasmo con THE GATEWAY PLAN; SIGN OF THE TIMES; SECRET SOCIETY; il solo strepitoso di Norum fino alla sua intro per la mitica GIRL FROM LEBANON; START FROM THE DARK; YESTERDAY’S  NEWS; ROCK THE NIGHT; GOT TO HAVE FAITH; CHEROKEE; THE FINAL COUNTDOWN.

Alcatraz pieno, gente soddisfatta. Come di consueto al termine dell’esibizione vado nelle toilette per sentire alcuni commenti: wow! La gente è soddisfatta e continua a cantare a pieni polmoni le canzoni dei nostri heroes.

Sarà possibile ripetere una esecuzione talmente bella anche a Roma? È possibile che in due giorni consecutivi si riesca a raggiungere l’apoteosi? Io, poi, sono convinta che non dovendo lottare per mantenere il posto i prima fila avrei trovato il modo di godermi il concerto ancora meglio.

E raccontiamo, allora, del ritorno degli Europe nella capitale dopo oltre 15 anni…

Prima tappa degli Europe: h 16.30 all’HARD ROCK CAFE’. Secondo il programma dello EUROPE DAY, organizzato magistralmente dallo Europe Supporters Club, gli Europe avrebbero donato qualche prezioso cimelio al famoso locale romano e poi firmato autografi ai fans intervenuti. Non tutti i ragazzi della band erano al meglio della forma, a causa di una stanchezza evidente dovuta al viaggio. Nonostante questo, la gente è rimasta soddisfatta ed emozionata all’idea di poter ammirare così da vicino i propri idoli. Un cenno particolare meritano Ian, carino e disponibile come sempre, e Tempest che, da perfetto frontman, dedicava sorrisi a destra e sinistra (anche se non sai mai quale è quello per te!).

Finita la passerella all’HARD ROCK CAFE’ ci si riversa dall’altra parte di Roma, al Tendastrisce. Con la mia nuova amica Antonella, grande fan della band da sempre, che per la prima volta si appresta a vivere l’emozione degli Europe live, ci mettiamo in fila, in attesa che vengano aperte le porte e ci facciano entrare. La mia prima fila vera per un concerto degli Europe. Primo inconveniente: ritardo nell’apertura dei cancelli. Ma non è questo il problema: un freddo cane si era abbattuto su Roma proprio da quella mattina (tirava aria Scandinava, evidentemente! Gli Europe ce ne dovranno rendere conto!) e una pioggia e grandine assurde investono i tendoni.

Si entra con oltre un’ora di ritardo, tutti bagnati e infreddoliti.

 

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